L’ipnosi può aiutare a migliorare la memoria?

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Quante volte ti è capitato di aver dimenticato dove hai messo il cellulare? Oppure, prima di un esame, ti accorgi di non ricordare niente di quello che hai studiato? O ancora, vorresti riportare alla memoria un vecchio ricordo che è sepolto da qualche parte nella tua mente?

Non sarebbe bello avere una chiave di accesso al nostro scrigno di ricordi e poterlo aprire in qualsiasi momento per ripescare qualcosa che pensiamo di aver dimenticato?

La buona notizia è che un qualcosa simile a una chiave esiste davvero: si tratta dell’ipnosi e nel corso di questo articolo ti spiego più nel dettaglio in cosa consiste e come funziona. Read more about the online mobile slots.

La cattiva notizia, invece, è che non è possibile recuperare proprio tutti i nostri ricordi in modo dettagliato perché ci sono molti fattori che concorrono alla creazione del ricordo.

Ma anche in questo caso, l’ipnosi può essere utile per sviluppare una migliore memoria e ricordarci un numero maggiore di cose in futuro.

Vediamo allora come funziona la memoria, in che modo l’ipnosi può aiutarci a svilupparla e ti spiegherò come indurre l’autoipnosi per migliorare le tue facoltà di ricordare.

Come funziona la memoria

Per capire come possiamo migliorare la nostra memoria, dobbiamo capire innanzitutto come funziona la memoria.

La memoria è un’attività molto complessa, largamente studiata da anni, ma ancora in parte non compresa nemmeno dagli studiosi.

Per semplificare il concetto, possiamo dire che la formazione di un ricordo avviene in tre fasi distinte:

  • Codifica
  • Ritenzione
  • Recupero.

Durante la fase di codifica, le informazioni vengono acquisite dal cervello: immagini, suoni, input sensoriali.

La fase di ritenzione avviene nel momento in cui immagazziniamo le informazioni ricevute, che vengono di conseguenza memorizzate. Questo processo avviene solo se stiamo prestando attenzione all’input.

Ciò significa che se cammini per strada e senti qualcuno parlare ma non presti ascolto, difficilmente ricorderai cosa si sono detti. Differente è invece il caso se in quel momento stai sostenendo una conversazione con un amico, che probabilmente ricorderai anche a distanza di giorni.

Infine avviene il recupero, ossia quando richiami un ricordo dalla memoria.

A livello fisico, le numerose cellule nervose del nostro cervello sono divise in gruppi e ogni gruppo è responsabile di pensieri o di percezioni diverse. Alcuni gruppi, di conseguenza, attiveranno delle risposte emotive mentre altri delle risposte razionali.

Quando il nostro cervello riceve un impulso nervoso, non si attiva solo un singolo gruppo di neuroni ma si attivano contemporaneamente più gruppi, in base alla loro funzione, che si associano per creare il ricordo.

È per questo che magari, pensando al tuo ultimo Natale, non ricordi solo che il cenone era buonissimo ma anche i profumi che aleggiavano nella stanza, il tepore dentro casa o la pioggia che batteva sulle finestre.

Queste informazioni vengono immagazzinate in zone diverse del nostro cervello. Attraverso l’ipnosi, e più in particolare attraverso lo stato di trance, è quindi possibile concentrarci maggiormente sulla nostra mente, in modo da andare a cercare e recuperare quelle informazioni, rimetterle insieme e ricostruire con maggiore chiarezza un ricordo che pensavamo di aver dimenticato.

Perché dimentichiamo?

Dimenticare non è sempre un male.

Veniamo colpiti ogni giorno da migliaia di stimoli diversi che il nostro cervello seleziona e decide se memorizzare oppure dimenticare. È quello che viene definita memoria selettiva, un meccanismo attraverso il quale il nostro cervello fa spazio a informazioni più importanti.

Dimenticare significa quindi poter ricordare meglio.

Principalmente, esistono due tipi di memoria: la memoria a lungo termine e la memoria a breve termine.

La memoria a breve termine, anche chiamata memoria primaria o attiva, è quella memoria che ci permette di conservare una piccola quantità di informazioni per circa 20/30 secondi.

Se queste informazioni vengono elaborate in modo profondo, allora vengono “spostate” nella memoria a lungo a termine, da dove possiamo recuperarle in un secondo momento. Altrimenti decadono e vengono dimenticate.

Ci dimentichiamo quindi un vecchio numero di telefono, dove abbiamo parcheggiato la macchina una settimana prima e tutte quelle microinformazioni che non sono necessarie, per fare spazio a nuove informazioni.

Ricordiamo però un’esperienza interessante, un libro che abbiamo letto o una conversazione piacevole avuta con un amico.

Dimenticare, quindi, è sintomo di un cervello in salute, che sta funzionando come dovrebbe.

Ma cosa succede quando non riusciamo a ricordare le cose importanti, che dovrebbero essere ricordate? Magari un appuntamento, quello che abbiamo studiato per l’esame o un evento della nostra vita che vogliamo riportare alla memoria.

In questo caso può venirci in aiuto l’ipnosi.

L’ipnosi può aiutare la memoria?

L’ipnosi è uno stato naturale di coscienza. Questo significa che è un qualcosa che tutti noi, ogni giorno, viviamo, proprio come il sonno o la veglia, ma di cui spesso non ci rendiamo nemmeno conto.

Attraverso l’ipnosi è possibile provare un profondo rilassamento e una concentrazione introspettiva tale da riuscire a recuperare alcuni ricordi che pensavamo dimenticati.

Hai presente quando cerchi di ricordare qualcosa e non ci riesci finché non smetti di pensarci? Quando la tua mente è rilassata, il tuo cervello funziona meglio e fa riemergere i ricordi che vuoi recuperare.

Attraverso l’ipnosi, quindi, puoi migliorare la tua capacità di ricordare informazioni che credevi dimenticate oppure puoi utilizzarla per memorizzare meglio nuove informazioni di cui hai bisogno, magari prima di un esame.

Contrariamente a quello che si pensa comunemente, durante lo stato di trance non stiamo dormendo, anzi! La tua mente è infatti sveglia e vigile ma è concentrata sui tuoi processi interiori, mettendo in secondo piano tutto ciò che accade fuori da te.

Ti ricordi quando abbiamo detto che quando siamo colpiti da uno stimolo, più gruppi di neuroni si attivano? Ed è proprio questo il segreto per riportare a galla i ricordi: concentrarsi non solo sul fatto che vogliamo ricordare ma su tutti gli input sensoriali che abbiamo ricevuto in quel momento.

È quindi utile richiamare alla mente un odore, un suono o una sensazione per riuscire a ricordare quello che abbiamo visto, letto o fatto in un determinato momento della nostra vita.

L’ipnosi è quindi molto utile per recuperare informazioni dalla nostra memoria, ma anche per migliorare la concentrazione, per superare paure, traumi e fobie, come ad esempio la paura di volare, e per migliorare la qualità della nostra vita, magari per eliminare i disturbi del sonno o per smettere di fumare.

Conclusioni

Usare l’ipnosi per la formazione della memoria ti aiuterà a rilassare la mente, concentrarti totalmente su te stesso e sui tuoi processi interiori e a memorizzare più informazioni, riuscendo a portarle alla mente con maggiore facilità.

Sapevi già di come l’ipnosi possa aiutarti a sviluppare la memoria? E hai già provato l’ipnosi? Fammi conoscere la tua esperienza nei commenti!

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